Amando Pablo odiando Escobar by Virginia Vallejo

Amando Pablo odiando Escobar by Virginia Vallejo

autore:Virginia Vallejo [Vallejo, Virginia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Criminals & Outlaws, Personal Memoirs
ISBN: 9788809863330
Google: xh00DwAAQBAJ
editore: Giunti
pubblicato: 2017-09-12T22:00:00+00:00


Sotto il cielo di Nápoles

L’aereo ha le dimensioni di tutti gli undici di Pablo Escobar messi assieme e l’uomo che ne esce, circondato dall’equipaggio e da quattro giovani coppie, sembra un imperatore. Ha sessantacinque anni, cammina come fosse il re del mondo e tiene in braccio un neonato di pochi mesi.

È l’inizio del 1985 e sono all’aeroporto di Bogotá a chiacchierare con una ventina di persone invitate a Miami e a Caracas per il lancio dell’Amore al tempo del colera, l’ultimo romanzo del Nobel Gabriel García Márquez, e dei “Maestros de la Literatura Universal”. Saranno entrambi distribuiti dal Bloque De Armas del Venezuela, e noi invitati della filiale colombiana e della casa editrice stiamo chiacchierando con i dirigenti locali dello zar della stampa latinoamericana che viaggeranno con noi, oltre a vari altri che sono venuti solo per salutare il loro capo. Armando de Armas distribuisce gran parte dei libri che vengono pubblicati in spagnolo ed è proprietario di centinaia di riviste, oltre che di giornali ed emittenti in Venezuela. Il neonato non è suo nipote, ma l’ultimo nato dei suoi molti figli e, a quanto pare, la madre è rimasta a Caracas.

Già in aereo De Armas si rende conto che sono la conduttrice televisiva più famosa di tutta la Colombia e che l’edizione di Cosmopolitan con la mia foto in copertina è andata esaurita fin dal primo giorno. Poco prima del decollo riceve una telefonata; quando ritorna al suo posto, mi guarda e in pochi secondi capisco che cosa gli ha detto, esattamente, uno dei suoi solerti manager rimasti a terra. È evidente che quell’uomo di trent’anni più vecchio di me non ha paura di niente, ma è altrettanto certo che nessuna donna che sfoggi un abito da tremila dollari, accessori di coccodrillo per cinquemila e gioielli per trenta o quarantamila potrebbe trasportare droga, tanto più una conosciuta da ventimila persone, che viaggia con tre valigie nell’aereo privato più grande di tutta l’America Latina per trascorrere cinque giorni a Miami e a Caracas. Con la prima coppa di champagne Cristal rosé chiedo ad Armando la copertina di Bazaar, «l’unica che manca nella mia collezione», e lui, a riprova del fatto che non tiene minimamente conto di quel che dicono di una donna con un aspetto come il mio, risponde «Concesso!». Nella prima mezz’ora, e di fronte a una dozzina di persone che non si sono rese conto di nulla, si sono fissate le regole del gioco di una strana e conflittuale amicizia che durerà anni.

Arriviamo a Miami e De Armas sale in compagnia di una modella spettacolare che viaggia con noi su una Rolls Royce color ciliegia che lo aspetta ai piedi della scaletta. Quella sera, al lunghissimo tavolo che presiede, vengo a sapere dai suoi indiscreti manager che Carolina Herrera, il marchio di proprietà del Bloque De Armas che porta il nome della loro elegante compatriota, genera perdite considerevoli. La stilista, che ho conosciuto di recente a una cena in casa dei conti Crespi, a New York, a cui



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